NewsAcido urico in eccesso: come riconoscerlo e cosa fare per ridurlo

8 Maggio 2025

L’accumulo di acido urico nell’organismo può essere causa di diversi disturbi, in particolare della gotta, ma anche di problematiche renali e articolari.

Comprendere i meccanismi che portano a questo accumulo è fondamentale per intervenire in modo efficace, sia attraverso l’alimentazione sia grazie al supporto di integratori e rimedi naturali.

In farmacia è possibile trovare un ampio ventaglio di soluzioni, ma è importante riconoscere i segnali del corpo e adottare uno stile di vita adatto.

Cos’è l’acido urico e perché si accumula

L’acido urico è una sostanza di scarto prodotta dal metabolismo delle purine, molecole presenti in molti alimenti e naturalmente prodotte dal nostro corpo. In condizioni normali, l’acido urico viene eliminato attraverso i reni, ma quando ne viene prodotto troppo o i reni non riescono a smaltirlo correttamente, si verifica un eccesso di acido urico nel sangue, noto come iperuricemia.

Questo eccesso può portare alla formazione di cristalli nelle articolazioni e nei tessuti, provocando infiammazione, dolore e rigidità, tipici della gotta. Anche i reni possono risentirne, con la possibile formazione di calcoli renali o un peggioramento della funzionalità renale.

I sintomi dell’accumulo di acido urico

Tra i principali sintomi dell’accumulo di acido urico troviamo:

  • Dolori articolari improvvisi e intensi, soprattutto a carico dell’alluce, ma anche ginocchia, caviglie, polsi e gomiti;
  • Gonfiore e rossore delle articolazioni;
  • Sensazione di calore nella zona colpita;
  • Presenza di calcoli renali, accompagnati da dolore lombare o difficoltà a urinare.

Questi sintomi possono manifestarsi in modo acuto o cronicizzarsi, rendendo importante una diagnosi precoce e un trattamento tempestivo.

Stile di vita e alimentazione: prevenire l’accumulo

La prevenzione passa innanzitutto da un’alimentazione equilibrata e da abitudini salutari. Una dieta povera di purine è essenziale per ridurre la produzione di acido urico. Bisogna limitare il consumo di carni rosse, frattaglie, crostacei, acciughe, sardine, alcolici (soprattutto birra) e bevande zuccherate. Allo stesso tempo, è utile favorire l’assunzione di frutta e verdura fresca, cereali integrali, latticini magri e abbondante acqua, per facilitare l’eliminazione dell’acido urico attraverso le urine.

Il mantenimento del peso forma è un altro fattore cruciale: il sovrappeso e l’obesità aumentano il rischio di iperuricemia e di comparsa della gotta. Anche l’attività fisica moderata e costante può contribuire al benessere generale e al controllo dei livelli di acido urico.

Rimedi naturali e integratori consigliati

In farmacia si possono trovare diversi integratori utili per sostenere il metabolismo dell’acido urico e favorirne l’eliminazione. Tra questi, i più indicati sono a base di estratti vegetali dalle proprietà depurative e antinfiammatorie.

Uno dei più conosciuti è il ciliegio, i cui peduncoli hanno effetto diuretico e aiutano a contrastare l’infiammazione. Anche l’ortica, la betulla, il tarassaco e l’uva ursina sono piante comunemente utilizzate per promuovere la diuresi e l’eliminazione delle scorie metaboliche.

Gli integratori contenenti vitamina C possono aiutare a ridurre i livelli di acido urico nel sangue. Anche la presenza di bicarbonato di potassio può essere utile per alcalinizzare le urine e prevenire la formazione di cristalli.

Naturalmente, è sempre consigliato il consulto con il farmacista o il medico prima di iniziare qualsiasi integrazione, per assicurarsi che sia adatta alla propria situazione clinica e compatibile con eventuali terapie in corso.

Quando rivolgersi al medico

Un singolo episodio di dolore articolare non è sempre riconducibile a iperuricemia, ma quando i sintomi si ripetono o si associano a problemi urinari o calcoli, è fondamentale rivolgersi al medico per una valutazione. Gli esami del sangue e delle urine permettono di identificare con precisione la presenza di acido urico in eccesso e di pianificare un intervento terapeutico mirato.

In alcuni casi può essere necessario ricorrere a farmaci uricosurici o uricostatici, prescritti dal medico per controllare la produzione o favorire l’eliminazione dell’acido urico.