NewsMigliori farmaci per dormire: quali sono, quando usarli e cosa sapere davvero

20 Novembre 2025

I farmaci per dormire rappresentano una delle soluzioni più richieste per chi soffre di insonnia, ma non tutti sanno che esistono diverse categorie di medicinali, ciascuna con indicazioni, limiti e meccanismi d’azione specifici.

Dormire male non è un disturbo uniforme: c’è chi fatica ad addormentarsi, chi si sveglia più volte durante la notte e chi non ottiene un sonno realmente ristoratore. Per questo la scelta di un trattamento deve essere accurata, personalizzata e basata su informazioni chiare e affidabili.

Quali farmaci vengono prescritti per dormire

In Italia, i farmaci utilizzati nel trattamento dell’insonnia rientrano principalmente in tre gruppi.

1. Ipnotici benzodiazepinici

Sono farmaci a effetto sedativo che favoriscono l’addormentamento e aumentano la durata del sonno.
Agiscono deprimendo il sistema nervoso centrale e vengono prescritti solo per brevi periodi, perché possono indurre tolleranza e dipendenza.
Sono efficaci, ma modificano parzialmente l’architettura del sonno (in particolare la fase REM) e non devono essere assunti in modo autonomo.

2. Ipnotici non benzodiazepinici (Z-drugs)

Hanno un’azione più selettiva sui recettori legati al sonno e un’emivita breve.
Sono spesso utilizzati quando la difficoltà principale è addormentarsi.
Pur essendo considerati più mirati, richiedono controlli periodici e non sono privi di rischi in caso di uso prolungato.

3. Antidepressivi a basso dosaggio (solo in casi selezionati)

Non sono farmaci per dormire in senso stretto, ma possono essere prescritti quando l’insonnia è collegata ad ansia marcata o tono dell’umore depresso.
La scelta dipende molto dal profilo clinico del paziente.

La melatonina: farmaco o un integratore?

La melatonina viene spesso confusa con un farmaco ipnotico, ma ha un meccanismo d’azione differente e una classificazione regolatoria specifica:

  • fino a 1 mg per dose unitaria: è integratore alimentare
  • sopra 1 mg: è farmaco senza obbligo di prescrizione

La melatonina non induce il sonno come un ipnotico, ma regola il ritmo circadiano.
È utile quando l’orologio biologico è alterato: jet lag, turni di lavoro variabili, sonno irregolare negli adolescenti, difficoltà d’addormentamento lievi.

Le formulazioni >1 mg possono essere consigliate dal medico o dal farmacista quando serve una regolazione più marcata del ritmo sonno-veglia.

Qual è il farmaco più efficace per dormire? Dipende dal tipo di insonnia

Molte persone cercano “il farmaco più forte”, ma l’efficacia dipende dal tipo di insonnia:

  • difficoltà ad addormentarsi: ipnotici a emivita breve (Z-drugs, melatonina nei casi lievi)
  • risvegli frequenti: ipnotici con azione più lunga
  • sonno leggero e non ristoratore: valutazione clinica per escludere apnea notturna, dolore cronico, depressione, patologie tiroidee
  • insonnia da ansia: antidepressivi a basso dosaggio o trattamenti combinati

Un farmaco funziona solo se è scelto sulla base della causa dell’insonnia, non solo sul sintomo.

Quali rischi e controindicazioni hanno i farmaci per dormire

I farmaci ipnotici sono utili, ma non sono privi di effetti collaterali.
I rischi più importanti includono:

  • tolleranza (il farmaco perde efficacia nel tempo)
  • dipendenza fisica o psicologica
  • sonnolenza residua al mattino
  • alterazione dei riflessi, pericolosa alla guida
  • disturbi di memoria se assunti tardi nella notte
  • cadute e disorientamento negli anziani
  • peggioramento di apnee notturne o disturbi respiratori

È fondamentale che la terapia sia:

  • personalizzata
  • temporanea
  • monitorata

Quali interazioni presentano i farmaci per dormire

Gli ipnotici possono interagire con diversi medicinali, aumentando sedazione e rischio di incidenti.
Le interazioni più importanti sono con:

  • alcol
  • analgesici oppioidi
  • ansiolitici
  • antidepressivi sedativi
  • antistaminici di prima generazione
  • miorilassanti

Per questo è essenziale che il farmacista o il medico conoscano tutta la terapia in corso prima di consigliare un trattamento per il sonno.

Quali rimedi si possono usare senza ricetta per migliorare il sonno

Nei casi di insonnia lieve, i rimedi più utilizzati — e con miglior profilo di sicurezza — includono:

  • melatonina fino a 1 mg, utile quando il ritmo sonno-veglia è sfasato
  • valeriana, passiflora, escolzia, melissa, indicati negli stati di tensione serale
  • magnesio, se è presente tensione muscolare o agitazione

Non sostituiscono i farmaci, ma possono essere un valido supporto quando il problema è situazionale o legato a stress.

Quali abitudini migliorano il sonno più dei farmaci

Una parte significativa dell’insonnia migliora con interventi mirati sullo stile di vita:

  • orari regolari
  • riduzione della luce blu nelle ore serali
  • limitare caffeina e pasti pesanti nel tardo pomeriggio
  • ambiente notturno buio e silenzioso
  • esposizione alla luce naturale al mattino

Questi interventi rafforzano il ritmo circadiano e migliorano la qualità del riposo.

Come scegliere un farmaco per dormire sicuro

La scelta dipende dal tipo di insonnia, dall’età del paziente, dai farmaci già assunti e dalla causa sospetta.
Nei disturbi lievi, il farmacista può orientare verso la melatonina o rimedi naturali; nei disturbi persistenti è il medico a stabilire la necessità di un ipnotico.

L’obiettivo di un buon trattamento non è “addormentarsi subito”, ma ripristinare un sonno fisiologico e sostenibile, senza dipendenza e senza effetti indesiderati.