NewsCosa fare in caso di pediculosi? Come eliminare i pidocchi

23 Settembre 2022

I pidocchi sono quegli animaletti molto piccoli e fastidiosi che tendono a insediarsi sul capo di bambini e adulti. Anche se non comportano la trasmissione di malattie, la loro presenza può dare luogo a prurito e ad altre tipologie di problemi.

La cosiddetta pediculosi, ovvero l’infestazione di pidocchi nei capelli, al contrario di quanto si pensi, non è concentrata nei Paesi meno sviluppati o nelle persone che osservano una scarsa igiene personale, ma possono presentarsi in ogni condizione possibile.

Quando si vive in contesti molto affollati, aumenta il rischio di contrarre i pidocchi e ciò avviene in maggior numero tra i bambini.

Prevenire questi fenomeni è possibile solo prestando molta attenzione al cuoio capelluto dei propri piccoli e riconoscere per tempo le uova, evitando così l’insorgere di infestazioni.

Come riconoscere i pidocchi

Il dilemma di molti genitori è quello di non riuscire a individuare i pidocchi e soprattutto le loro uova, in quanto potrebbero essere quasi invisibili sul cuoio capelluto dei propri figli.

Questo animaletto, quando è adulto, ha la dimensione di un seme, quindi di circa 2 mm e le sue zampette permettono di restare ben radicato sul capello.

Le temperature ideali in cui riesce a sopravvivere sono di circa 37°C, infatti dopo poche ore lontano dal calore del cuoio capelluto tende a morire.

Cosa succede quando si prendono i pidocchi

Quando il pidocchio si attacca al capo, il suo nutrimento avviene prelevando piccole quantità di sangue. Le femmine, poi, depongono circa 6 uova al giorno e le attaccano al cuoio capelluto con una sorta di colla molto resistente. Il modo per riconoscerle è quello di controllare dietro le orecchie e sulla nuca, le zone predilette dai pidocchi, perché sono quelle più calde.

La pediculosi inizialmente è asintomatica, quindi la persona interessata non sa di essere soggetta a questa infestazione. Solo dopo qualche settimana si cominciano ad avvertire sensi di prurito e arrossamento del cuoio capelluto.

Tali fenomeni sono da imputare all’azione che questo animale compie con la saliva e le feci.

Cosa fare in caso di pediculosi? Come eliminare i pidocchi

L’eliminazione dei pidocchi va attuata in maniera tempestiva e rapida onde evitare la proliferazione dei parassiti e incrementare le situazioni di prurito e arrossamento del cuoio capelluto.

Quando ci si accorge di essere stati infestati da un numero esiguo di pidocchi, il rimedio più efficace è quello del wet combing. La tecnica consiste nel bagnare i capelli e cospargere tutta la zona con il balsamo; sarà sufficiente pettinarli ripetutamente con un pettine a denti stretti ed eliminarne ogni traccia. Si possono trovare prodotti e pettini specifici in farmacia.

La tempestività, come accennato, è di fondamentale importanza in quanto un pidocchio neonato impiega più di dieci giorni per diventare adulto e, quindi, riprodursi. Andare ad agire entro questo tempo può scongiurare una vera e propria infestazione che sarà più difficile da domare.

La cosa importante da ricordare è che, soprattutto nel caso di pediculosi nei bimbi piccoli o nelle donne in gravidanza, non è mai consigliato usare prodotti a base di pesticidi in quanto questi contengono sostanze nocive e tossiche. Inoltre, un loro uso prolungato o sbagliato può addirittura favorire la resistenza dei pidocchi.

Per qualsiasi ulteriore informazione, puoi rivolgerti allo staff della Farmacia Notaro a Corsano.