NewsMal di testa: tipologie, cause e rimedi

17 Febbraio 2022

Con l’espressione mal di testa, comunemente usata per indicare una patologia chiamata in ambito medico cefalea, si definisce un dolore localizzato a livello del cranio o della parte superiore del collo.
In Italia oltre 7 milioni di persone ne soffrono, soprattutto le donne. Ma, in questo caso, la persistenza di questa patologia può gradualmente ridursi dopo la menopausa.

Classificazione del mal di testa

La cefalea si distingue in tre tipologie:

  • Cefalee primarie;
  • Cefalee secondarie: derivano da altre condizioni patologiche e possono, per esempio, manifestarsi conseguentemente all’uso/sospensione di una sostanza esogena, ad un trauma cranico e/o cervicale, a disturbi dell’omeostasi, a disturbi vascolari cranici o cervicali e disturbi intracranici non vascolari;
  • Nevralgie craniche e dolori facciali centrali o primari e altre cefalee.

È importante saper identificare da che categoria il paziente è affetto, al fine di individuare la terapia più efficace.

Cefalea primaria: la tipologia più comune di mal di testa

Approfondiamo le cefalee primarie, in quanto esse rappresentano la forma più comune di mal di testa. Le tre tipologie:

  • Cefalea di tipo tensivo: è la forma più frequente (definita comunemente come “cerchio alla testa”) e si manifesta con un dolore persistente che coinvolge le tempie in modo bilaterale, la parte posteriore del cranio, oppure tutto il capo. Il dolore è persistente, ma generalmente a intensità media o lieve. Quindi non compromette le attività quotidiane e presenta una durata che varia dai 30 minuti a più giorni.
  • Emicrania: è caratterizzata da un dolore di tipo pulsante che coinvolge solitamente la regione frontale sopra l’occhio e una singola tempia. Ha un’intensità moderata o grave che, in alcuni casi e soprattutto nelle donne, può precludere lo svolgimento delle attività quotidiane. Un attacco di emicrania può durare da quattro ore a tre giorni e la frequenza può oscillare da pochi episodi all’anno fino a 2 o 3 attacchi alla settimana. Sintomi associati possono essere nausea e vomito.
  • Cefalea a grappolo: è più rara rispetto alle precedenti e presenta un dolore intenso, trafittivo e quasi sempre unilaterale. Ogni episodio dura da 15 minuti a 3 ore e gli attacchi sono frequenti e ravvicinati. Infatti possono durare da 2 settimane a 3 mesi. Tra un episodio e un altro si ha la completa remissione dai sintomi. Il dolore può essere inoltre associato a lacrimazione, arrossamento congiuntivale, rinorrea e congestione nasale.

Cause del mal di testa

Le cefalee possono essere causate da stili di vita scorretti, come la mancanza di sonno, l’abuso/astinenza correlato all’uso di sigarette, alcol, droghe e caffeina. In più, questa patologia può scaturire da abitudini alimentari non sane, per esempio, in seguito all’eccessivo consumo di cioccolato, formaggi stagionati o additivi alimentari.

Altre cause correlate ai comuni mal di testa possono essere: trauma cranico o commozione cerebrale, raffreddore o influenza, disordini dell’articolazione temporo-mandibolare (che coinvolgono i muscoli della masticazione) e disturbi legati al ciclo sonno-veglia, come l’apnea notturna.

Mal di testa: rimedi e cure

Nei casi più lievi è possibile eseguire degli impacchi freddi o fare uso di integratori di vitamina C, altri antiossidanti e omega 3, utili per innalzare le difese immunitarie del proprio organismo.

Nelle forme più acute, il proprio medico potrebbe consigliare di adottare terapie farmacologiche, somministrando generalmente farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), ergotaminao, isometeptene.
È opportuno ricordarsi, però, che una buona attività di prevenzione può evitare l’insorgere delle forme più gravi o ridurre la frequenza degli attacchi.

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