L’unghia incarnita è un disturbo comune, fastidioso e spesso sottovalutato, noto in ambito medico come onicocriptosi. Si verifica quando il margine dell’unghia, in genere dell’alluce, penetra nella pelle circostante causando dolore, infiammazione e, nei casi più gravi, infezione.
Un problema che può sembrare banale ma che, se trascurato, compromette il comfort nella camminata e può portare a complicanze. Intervenire in modo tempestivo è essenziale per evitare che si cronicizzi o che si formino granulomi e secrezioni purulente.
Come si manifesta un’unghia incarnita
I sintomi di un’unghia incarnita compaiono in modo graduale. All’inizio si avverte un fastidio lungo uno o entrambi i bordi dell’unghia. Questo fastidio si trasforma progressivamente in dolore, soprattutto durante la deambulazione o quando si indossano scarpe strette. La zona si arrossa, si gonfia e può diventare calda al tatto. In alcuni casi, si osserva la formazione di tessuto infiammatorio o la comparsa di pus, segno di un’infezione in atto.
Se non trattata, l’unghia incarnita può peggiorare sensibilmente, rendendo dolorosa ogni pressione sul dito. È particolarmente importante intervenire nei soggetti con diabete o problemi circolatori, dove la guarigione dei tessuti è più lenta e il rischio di infezione più elevato.
Le cause dell’unghia incarnita
Tra i fattori che contribuiscono allo sviluppo dell’unghia incarnita c’è il taglio scorretto dell’unghia, che non dovrebbe mai essere troppo corta e va tagliata seguendo una linea dritta, con angoli leggermente smussati per evitare spigoli taglienti che possano ferire la pelle.
Anche l’utilizzo prolungato di scarpe strette o appuntite, che comprimono le dita e spingono i bordi ungueali nella pelle, rappresenta una causa frequente.
A ciò si aggiungono condizioni predisponenti come la sudorazione eccessiva, i microtraumi ripetuti negli sportivi, le micosi ungueali e le malformazioni del piede. Alcuni soggetti, infine, presentano una predisposizione genetica legata alla conformazione dell’unghia.
Come trattare l’unghia incarnita in modo efficace
Quando l’unghia incarnita è nelle fasi iniziali, è possibile intervenire con trattamenti locali che aiutino a ridurre l’infiammazione. I pediluvi con disinfettanti delicati possono ammorbidire la zona e alleviare il dolore. L’applicazione di pomate antibiotiche o antinfiammatorie, se consigliate dal medico, può contenere l’irritazione e prevenire l’infezione. È sconsigliato tentare di sollevare o tagliare l’unghia da soli, soprattutto quando il bordo è penetrato nella pelle, perché si rischia di aggravare il quadro.
In presenza di infezioni ricorrenti, granulomi o dolore persistente, è necessario rivolgersi al medico o al podologo. In alcuni casi, si opta per una rimozione parziale dell’unghia o per tecniche più avanzate come la rieducazione ungueale. L’obiettivo è liberare il margine ungueale dalla pelle e guidarne la ricrescita corretta, evitando recidive.
Come prevenire l’unghia incarnita
La prevenzione dell’unghia incarnita si basa su una corretta igiene e sulla cura costante dei piedi. È importante tagliare le unghie seguendo una linea dritta, evitando di arrotondare troppo gli angoli. Le calzature dovrebbero essere comode, non troppo strette e realizzate con materiali traspiranti. Anche asciugare accuratamente i piedi dopo la doccia e cambiare spesso i calzini può aiutare a mantenere la zona asciutta e in salute.
Chi ha già avuto episodi di unghie incarnite dovrebbe prestare ancora più attenzione a questi accorgimenti e valutare un controllo podologico periodico. Nei soggetti diabetici, la cura del piede diventa un elemento cruciale di prevenzione per evitare infezioni difficili da gestire.