NewsTricomicosi ascellare o inguinale: come risolvere il problema

31 Agosto 2023

La tricomicosi ascellare o inguinale è un’infezione superficiale che interessa le aree pelose del corpo come ascelle e inguine, ma meno comunemente può interessare anche altri distretti piliferi come sopracciglia, barba, pube, ecc. Questa condizione si manifesta sia durante il periodo puberale che durante l’età adulta, potenzialmente in entrambi i sessi, ma con una maggiore incidenza nei maschi, in quanto meno propensi a praticare la rasatura delle zone interessate dalla tricomicosi.

La tricomicosi esordisce in seguito a un accumulo di batteri sul fusto del pelo, che può essere apprezzato anche a occhio nudo sotto forma di minuscoli grappoli giallastri con diametro di circa un millimetro. Sebbene queste condizioni non siano dannose, possono causare disagio e imbarazzo.

Tricomicosi ascellare

La tricomicosi ascellare, nota anche come tricobatteriosi ascellare, è un’infezione batterica superficiale che colpisce il fusto del pelo. È caratterizzata dalla formazione di noduli gialli, neri o rossi sui fusti dei peli. Questa condizione si verifica a causa della colonizzazione di batteri, principalmente riconducibili della specie Corynebacterium flavescens, a livello della componente pilifera. I fattori di rischio che incrementano la probabilità di colonizzazione batterica sono: scarsa igiene, sudorazione eccessiva e l’uso di indumenti occlusivi o antitraspiranti che possono contribuire al suo sviluppo. I sintomi più comuni includono odore sgradevole delle ascelle, prurito e presenza di noduli colorati.

Nel caso in cui si soffra di tricomicosi ascellare è buona norma praticare alcune accortezze che possano risolvere il problema. La detersione cutanea con detergenti neutri rappresenta un’importante azione correttiva, ancora meglio se accompagnata dall’uso di sapone allo zolfo e rasatura dei peli ascellari. La pratica di queste buone abitudini risolverà in breve tempo la tricomicosi ascellare.

Tricomicosi inguinale

La tricomicosi inguinale è una condizione simile a quella ascellare che colpisce l’area inguinale. Proprio come la tricomicosi ascellare, si verifica a causa della colonizzazione di batteri sui fusti dei peli pubici. I batteri più comuni coinvolti nella tricomicosi inguinale sono Corynebacterium tenuis e Corynebacterium flavescens. Fattori come sudorazione eccessiva, scarsa igiene intima e indumenti stretti e non traspiranti possono contribuire allo sviluppo di questa condizione. I sintomi tipici includono noduli colorati sui fusti dei peli, prurito e un odore sgradevole.

La gestione della tricomicosi inguinale inizia con una buona igiene personale. È fondamentale pulire regolarmente le aree interessate con acqua e sapone neutro. Una pulizia delicata del distretto pilifero con comuni antisettici può aiutare a rimuovere i batteri e prevenire un’ulteriore colonizzazione. Inoltre, si consiglia di evitare l’uso di antitraspiranti o indumenti occlusivi che potrebbero intrappolare l’umidità e favorire la proliferazione batterica.

Cosa fare in caso di tricomicosi

Nei casi più gravi, un dermatologo può raccomandare trattamenti topici come lavaggi antibatterici o gel contenenti ingredienti come clindamicina o eritromicina. Questi farmaci aiutano a eliminare i batteri e ridurre i sintomi, al fine di risolvere il quadro clinico.

La tricomicosi ascellare e inguinale può essere una condizione fastidiosa, ma con un’adeguata comprensione e cura, può essere gestita in modo efficace. Mantenere una buona igiene personale, utilizzare prodotti antibatterici e seguire misure preventive sono fondamentali per risolvere e prevenire queste condizioni. Se i sintomi persistono o peggiorano, è consigliabile consultare un dermatologo che può fornire ulteriori indicazioni e indirizzare verso trattamenti adeguati.