NewsPunture di insetto: come riconoscerle, trattarle e prevenirle

27 Maggio 2025

Le punture di insetto sono un fastidio tipico della stagione calda, quando le temperature più alte e le attività all’aria aperta favoriscono il contatto con zanzare, api, vespe, tafani, zecche e altri insetti.

Nella maggior parte dei casi provocano reazioni lievi e localizzate, ma non mancano situazioni in cui possono diventare più fastidiose o, per chi soffre di allergie, potenzialmente pericolose

Saper riconoscere il tipo di puntura, intervenire correttamente e adottare misure preventive è fondamentale per godere degli spazi all’aperto con la massima serenità.

Zanzare, api, zecche e altri insetti: come si manifestano le loro punture

Le reazioni cutanee possono variare a seconda dell’insetto responsabile e della sensibilità individuale. Tuttavia, ci sono alcuni segnali tipici che aiutano a identificare la causa:

  • Zanzare. Provocano piccoli pomfi rossi, molto pruriginosi. La reazione compare quasi subito dopo la puntura e tende a risolversi in poche ore o giorni.
  • Api e vespe. La puntura è più dolorosa e il rigonfiamento più marcato. In alcuni casi si può notare il pungiglione (soprattutto nel caso delle api). Il dolore iniziale è acuto, seguito da gonfiore e arrossamento.
  • Zecche. Si attaccano alla pelle e possono restare conficcate per ore o giorni. Il morso può essere indolore, ma lascia una lesione arrossata, a volte circolare. Sono da monitorare con attenzione per il rischio di trasmissione di infezioni (come la malattia di Lyme).
  • Tafani. Causano morsi più larghi e dolorosi, accompagnati spesso da sanguinamento, gonfiore e prurito intenso.
  • Pappataci. Molto piccoli e silenziosi, causano punture simili a quelle delle zanzare, ma talvolta più reattive. Possono trasmettere alcune malattie in zone endemiche (come la leishmaniosi nel cane).

Cosa fare dopo una puntura: rimedi e prodotti consigliati

Una volta identificata la puntura, il primo passo è sempre la detersione: acqua fresca e sapone neutro sono sufficienti nella maggior parte dei casi, seguiti da un disinfettante delicato. Per ridurre il gonfiore e dare sollievo al prurito, l’applicazione di una compressa fredda o di un impacco con acqua e bicarbonato può essere utile fin da subito.

In farmacia si trovano numerosi prodotti specifici che aiutano a gestire i sintomi: gel lenitivi a base di calendula, amamelide o aloe vera, ma anche formulazioni con principi attivi antistaminici o cortisonici per le reazioni più marcate. In alcuni casi, soprattutto in presenza di multiple punture o se il prurito è molto intenso, può essere indicato assumere un antistaminico per via orale.

Per i più piccoli esistono anche cerotti specifici o formulazioni delicate che evitano il contatto diretto con la pelle lesa.

È bene ricordare che grattarsi peggiora la situazione e può favorire infezioni, per cui è importante agire tempestivamente con prodotti ad azione calmante.

Prevenzione: spray, braccialetti, zanzariere e buone abitudini

Prevenire le punture è possibile, soprattutto se si adottano alcuni accorgimenti quotidiani. I repellenti per uso topico sono disponibili in spray, latte o salviettine e contengono sostanze efficaci nel tenere lontani gli insetti. I principi attivi più utilizzati sono DEET, icaridina o citriodiolo, ma esistono anche varianti naturali a base di oli essenziali, ideali per i bambini o per chi ha una pelle particolarmente sensibile. Durante le passeggiate in zone verdi o in campeggio, può essere utile applicare il repellente anche sugli abiti e utilizzare braccialetti profumati, clip da agganciare ai vestiti o cerotti repellenti. A casa, invece, l’uso di zanzariere alle finestre, lampade UV e diffusori elettrici può ridurre significativamente la presenza di insetti nelle ore più critiche. L’abbigliamento può fare la differenza: indossare indumenti chiari e coprenti, soprattutto in zone di campagna o collina, è una buona abitudine per ridurre il rischio di punture di zecche o tafani.

Quando serve una valutazione medica

Nella maggior parte dei casi, le punture si risolvono spontaneamente o con l’aiuto dei prodotti da banco. Tuttavia, quando compaiono sintomi come difficoltà respiratoria, gonfiore alle labbra o agli occhi, orticaria diffusa o malessere generale, è fondamentale agire con tempestività. In questi casi potrebbe trattarsi di una reazione allergica sistemica, che necessita di assistenza medica urgente. Le persone allergiche al veleno di api o vespe dovrebbero sempre portare con sé l’adrenalina autoiniettabile e informare amici o familiari sull’uso corretto. Anche nel caso di morsi di zecca, è importante tenere monitorata la zona per alcuni giorni e rivolgersi al medico se compaiono febbre, dolori articolari o un arrossamento cutaneo persistente e a bersaglio.

Il ruolo del farmacista: consulenza, rassicurazione e prevenzione

In farmacia, ogni giorno, affrontiamo richieste legate a punture di insetti e reazioni cutanee. Il nostro compito è ascoltare, valutare e consigliare il rimedio più adatto, offrendo anche indicazioni preziose sulla prevenzione. Che si tratti di scegliere il repellente più sicuro per un bambino piccolo o di suggerire come trattare una puntura molto pruriginosa, la consulenza del farmacista fa la differenza.

Non esiste un unico rimedio valido per tutti: ogni pelle, ogni organismo, ogni situazione ha bisogno di un’attenzione personalizzata. E spesso basta un consiglio tempestivo per evitare che una banale puntura rovini una giornata all’aria aperta.